“Una goccia di latte alimenta la Vita” è un percorso didattico−formativo che si interseca col progetto cardine del nostro Istituto “Ferrari per il So.Le.” (i ragazzi del Ferrari per la Solidarietà e la Legalità ) e che si collega al tema di Expo Milano 2015 “Nutrire il pianeta,energia per la vita”.

L’argomento, scelto dagli studenti di un Professionale per l’agricoltura e l’ambiente, è stato occasione per affrontare un’esperienza interdisciplinare che mette in campo tutte le competenze della scuola e che promuove un’azione concreta risolutiva per tutti coloro che soffrono la fame.

Come i contadini dei paesi rurali della Sicilia e delle Regioni Meridionali dell’Italia negli anni ’40 hanno superato momenti difficili grazie all’allevamento e alla lavorazione del latte, anche oggi si potrebbe dare un aiuto alle popolazioni che non riescono a sfamarsi insegnando loro a produrre questo alimento completo a livello nutrizionale.

Nel progetto sono state coinvolte tutte le componenti dell’istituto, dagli alunni del corso diurno agli studenti lavoratori del corso serale, docenti dell’area comune, dell’area tecnico/scientifica, insegnanti tecnico−pratici e tecnici di laboratorio.

Le tematiche trattate e le tecnologie utilizzate hanno coinvolto tutti gli studenti compresi i diversamente abili e quelli con difficoltà di apprendimento. Proficui son stati i momenti di relazione interpersonale e di collaborazione costruttiva tra i diversi soggetti. L’intersezione fra il mondo delle tecnologie, conoscenza dei contenuti e metodologia pedagogica (secondo il framework TPACK proposto da Mishra e Koehler, 2006) è stata la base su cui si è realizzato il nostro DST.

La realizzazione del progetto ha fatto sì che venissero potenziate le conoscenze di base sia dell’ambito linguistico−espressivo che di quello tecnico–scientifico. La lettura con le registrazioni e il montaggio del video ha dato l’opportunità agli allievi dislessici di superare difficoltà e di aumentare la propria autostima. Tutto ciò ha avuto una ricaduta positiva sia sul metodo di lavoro che sul curricolo scolastico.

Tra le tecnologie utilizzate ci sono stati, oltre quelle di base (Internet per la ricerca dei materiali, delle foto e video didattici, programmi di videoscrittura come MS−Word) alcuni specifici software per il montaggio video (Vegas PRO per il trailer e i video in formato mp4,HandBrake per la compattazione video a 25MB, Audacity per gli audio in mp3, SmillaEnlarger e Reshade per il ridimensionamento delle immagini). I ragazzi, lavorando anche da casa, hanno effettuato scambio di materiali attraverso Dropbox e il Cloud Storage Google Drive. In tale fase, essi hanno utilizzato sia il laboratorio multimediale dalla scuola ma anche strumentazione propria (PC portatili, microfoni, casse acustiche, mixer).

La valutazione del progetto, effettuata secondo i metodi pedagogici moderni come “Computer Supported Collaborative Learning” e “Inquiry Problem Solving”, ha rappresentato il momento del bilancio consuntivo dell’intero percorso, consentendo il confronto fra la situazione di partenza degli allievi con lo stato finale dell’intervento, rapportato agli obiettivi previsti, alle risorse impiegate,al superamento delle difficoltà e alla risoluzione delle problematiche.

I punti di forza sono stati i ragazzi, soprattutto i più deboli, le criticità coordinare le quattro sedi, localizzate in comuni diversi, del Polo “Ferrari”.

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